“Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo“.
…aiutarsi nei momenti difficili
Leggendo e analizzando attentamente i punti contenuti dal decreto agosto per sostenere e tentare di risollevare la nostra povera economia, spunterebbero ulteriori tentativi di prestare soccorso alle attività commerciali, tra i settori più colpiti dalla pandemia.
È stato disposto in loro favore un contributo a fondo perduto per le attività che siano localizzati nei centri storici delle città, con possibilità di ricevere contributi minimi pari a € 1.000,00 per chi possiede un esercizio nella forma di impresa individuale, mentre l’importo di € 2.000,00 sembrerebbe destinato alle società.
Tutto ciò coronato dall’opportunità di ottenere un contributo massimo pari a € 150.000,00.
++ LA NOTIZIA CHE NON TI ASPETTAVI ++
L’art. 59 del decreto specifica che deve trattarsi di attività che si trovino nella cosiddetta zona “A” o simili relativamente a capoluoghi di provincia o città metropolitane che abbiano sofferto dell’imponente calo del turismo straniero con perdita del fatturato (per il mese di giugno) pari a due terzi rispetto allo stesso periodo nel 2019.
Soddisfatto questo requisito, l’erogazione del contributo viene calcolato in percentuale secondo il calo del fatturato subito e in base ai ricavi complessivi riferiti alla scorsa annualità:
- per ricavi inferiori a € 400.000,00 è previsto il 15%;
- per compensi compresi fra € 400.000,00 e 1 milione di euro il 10%;
- per ricavi superiori al milione, il 5%.
In base a queste disposizioni e in base alle ultime analisi statistiche Istat registrate, sarebbe già stata stilata una lista di ventinove Comuni che potrebbero beneficiare di questa agevolazione.
Inoltre, il contributo a fondo perduto può essere valido anche a quelle attività che abbiano avviato il proprio esercizio a partire dal 1° luglio dello scorso anno.
LIMITAZIONI?
Ne spunta una in particolare e cioè la non cumulabilità con altre forme di incentivo, nello specifico, il fondo per la filiera della ristorazione destinato alle imprese che operano nel settore della ristorazione.
È bene controllare se si rientra o meno nell’agevolazione e soprattutto se accedere a questa può comportare l’esclusione da altre opportunità.