“In questo mondo quotidiano, | che somiglia tanto al libro delle Mille e Una Notte, | non c’è un solo gesto che non corra il rischio | di essere un’operazione di magia“.
…dimmi chi sei e ti dirò…
L’argomento di oggi riguarda un tema udito e straudito per i più “dotti” ma che non fa mai male ripetere e approfondire.
Questa mattina ho avuto una consulenza con un nuovo cliente per una pratica Inps. Mi chiede come accedere ai servizi online se non si dispone del PIN rilasciato dall’Istituto, anche perché comunque a partire dal 1° ottobre di quest’anno non sarà più in uso ad eccezione di casi particolari.
Gli rispondo che l’alternativa è lo SPID.
“SMIT? Che roba è dottoressa?”
Ma come?? – penso io
IL SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITÀ DIGITALE
Tale strumento è diventato ormai indispensabile per accedere ai servizi online della pubblica amministrazione in grado di identificare unicamente il cittadino o l’impresa che effettua l’accesso.
Lo SPID prevede l’utilizzo di credenziali costituite da nome utente e password rilasciate al soggetto richiedente in fase di creazione di detta identità.
Tuttavia, è possibile disporre non solo di una identità bensì più di una anche con livelli di sicurezza differenti e addirittura con diversi gestori di identità digitale.
“Che invenzione geniale! Così posso accedere anche alla mia pagina delle Poste senza dovermi ricordare altre password. Ma anche mia figlia può richiederlo?”.
Se ha compiuto 18 anni sì, altrimenti deve attendere il raggiungimento della maggiore età.
OCCORRE SOLO SCEGLIERE IL PROVIDER GIUSTO
ovvero il gestore che va a creare l’identità digitale – ve ne sono diversi compreso Poste Italiane e Aruba- con diversi livelli di sicurezza disponibili e diverse fasce di prezzo.
Una volta effettuata la richiesta i tempi di ricezione non è molto lunga, dopodiché si potrà comodamente usufruire dei propri dati di accesso digitali.
Un altro aspetto interessante è che lo SPID può essere richiesto anche senza fare riferimento a un identity provider ma utilizzando la firma digitale, la carta identità elettronica o la carta nazionale dei servizi…basta un semplice lettore di smart card da collegare al proprio PC.
L’importante è che la propria CNS o CIE venga abilitata per tale tipologia di accessi.