LuglioMacerata, lì 24 luglio 2020

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“Tutto ciò che è umano deve retrocedere se non progredisce.

regina reginella

quanti passi devo fare per andare al tuo castello con la fede e con l’anello, con la punta del coltello? Recitava un classico gioco della nostra infanzia…

Passo da gambero, procedere all’indietro con passi molto lunghi.

Ecco ciò che sta succedendo alla nostra bella Italia secondo gli esperti del settore analizzando il tasso odierno del PIL.

MA PRIMA UN PASSETTO INDIETRO

Per chiarire meglio quanto gli studiosi hanno riscontrato dalle ultime analisi è bene capire cos’è il PIL e perché questo è così importante nell’economia di un Paese.

Il Prodotto Interno Lordo rappresenta complessivamente il valore dei beni e dei servizi finali che sono stati prodotti in un determinato Paese e in certo periodo di tempo.

L’indicazione del termine “lordo” deriva dal fatto che nel calcolo sono compresi anche gli ammortamenti cioè dal naturale deprezzamento – o meglio della perdita del valore dovuto al tempo e all’utilizzo, per capirci – degli apparati che compongono il nostro sistema produttivo.

MA PERCHÉ È TANTO IMPORTANTE QUESTO INDICE?

Osservare l’andamento del PIL ci permette di capire lo stato di salute dell’andamento economico mostrando appunto la capacità statale di produzione e di vendita dei beni.

Il passato non va mai dimenticato, è un elemento di analisi fondamentale che accanto all’andamento presente del PIL che è possibile effettuare delle stime sul futuro e capire in che direzione andrà un Paese.

Essendo pertanto una delle variabili più importanti degli analisti e degli economisti nelle decisioni di politica economica. Un tasso di crescita positivo e in crescita garantisce livelli di benessere elevati come pure delle entrate fiscali che sono in grado di sorreggere il bilancio pubblico.

Inoltre, essendo l’Italia Paese membro dell’UE, occorre rispettare dei parametri specifici relativamente all’interazione del PIL con deficit e debito pubblico in modo che venga mantenuta una solida unione economico-monetaria.

MA COME STIAMO MESSI NOI? È VERAMENTE SOLIDA QUESTA UNIONE MONETARIA?

In realtà secondo i maggiori economisti sostengono che il nostro PIL sia regredito ai livelli del 1998, nel periodo in cui l’euro non era ancora entrato in circolo.

Abbiamo gettato al vento diciotto anni di unione monetaria sperando che introducendo l’euro si risolvesse ogni problema?

A breve sarà possibile leggere l’andamento del PIL relativo al secondo trimestre.

Da ciò è emerso quindi che la nostra situazione è ben più grave di quella della Grecia mostrando tutte le qualità negative dell’euro.

Benché nessuno ne parli è innegabile che gli italiani stiano già sperimentando alti livelli di impoverimento e un piano di recupero come il Recovery Fund ben poco potrà più illuderci e farci sperare che ciò basti per risollevare il Paese.

Diario di:
una Dott. Comm.
Macerata:
24/07/2020
Hashtag:
#pil #prodottointernolordo #retrocessione #poverta

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