Il tempo è troppo vasto, non si lascia colmare.
Riflettere risulta molto spesso estremamente complicato, ci si trova a porsi sempre più domande, per poi arrivare a un groviglio di risposte talvolta senza senso, un futile prodotto dei nostri pensieri. Siamo quindi portati a tentare di tirare le fila di tutto il nostro ragionamento, senza renderci conto della nostra limitatezza rispetto a ciò che ruota intorno a noi e frulla nella nostra mente.
Ci sono questioni che vivono dentro di noi, percorrono il nostro sangue, ma non si mostreranno mai nella loro pienezza agli occhi dell’uomo, sarà il tempo a dare loro una forma sempre più marcata.
Restando in linea con quanto asserito, a volte scelgo di far parlare la mia anima.
Senza chiedersi se è giusto o meno finanziare imprese non sane finanziariamente, chiediamoci invece se la legge la devono o no rispettare tutti. E’ come a scuola.
Se i docenti non si comportano bene, perché si dovrebbe pretendere che lo facciano gli alunni?
E se in Italia non si comportano correttamente quelle per noi rappresentano le istituzioni, perché dovrebbero farlo i cittadini?
Torno a parlare ancora di banche, sostanzialmente perché in questi giorni non si parla di altro.
Mi chiamano in molti, mi chiamano per trattare con le banche, in quanto vengono loro negati i famosi 25 mila € del decreto liquidità, che va concesso senza garanzie (la garanzia è del 100% dello Stato) e senza valutazione del merito creditizio.
Eppure queste prescrizioni non vengono rispettate. E, cosa ancora più grave, viene negata la sospensione delle rate dei mutui.
Mi chiedo se le persone sanno che è possibile procedere con una segnalazione all’indirizzo e-mail com.banche@camera.it.
Si tratta della casella di posta elettronica attivata dalla Presidente della Commissione di inchiesta sulle banche (commissione della Camera dei Deputati), proprio per monitorare l’attività delle banche.
La casella di posta elettronica è stata attivata dall’On. Carla Ruocco per far convergere le segnalazioni, così da interfacciarsi con ABI, Banca d’Italia, banche e dirigenze delle banche per cercare di sbloccare rapidamente le situazioni segnalate.
Coloro quindi che non hanno ottenute la sospensione delle rate di mutuo, o che non riescono ad ottenere i 25 mila euro (sebbene non abbiano crediti a sofferenza nella Centrale Rischi), possono rivolgersi a questo indirizzo mail, da cui partiranno le segnalazioni all’autorità di vigilanza sugli istituti bancari.
Queste mie riflessioni sono il prodotto di una giornata intera di consulenze….nonché dulcis in fondo del grido di aiuto di un’altra mia cliente, Rita, con cui parlo in chiusura di giornata.
E’ un’altra vittima di questo sistema perverso che non consente a molte aziende di avere subito la liquidità sulle mani.
Le comunico la mail che è possibile utilizzare per segnalare questi comportamenti; consiglio di allegare alla lettera copia della richiesta fatta alla banca, nonché copia della centrale rischi, per dimostrare appunto che non ci sono sofferenze a carico del richiedente la misura di sostegno in questione.
Mi permetto poi di ricordare che è opportuno inviare per conoscenza questa stessa lettera anche a Banca d’Italia, alla casella di PEC bancaditalia@pec.bancaditalia.it ovvero all’indirizzo mail email@bancaditalia.it, utilizzando i parametri di invio indicati nel sito ufficiale della stessa (altrimenti le richieste non vengono prese in considerazione).
Chiudo questa giornata ragionando su una parola sulla quale una persona cara mi ha fatto riflettere in occasione del 25 aprile: occupazione, la malvagità di quando fummo occupati dalle truppe. Ma penso ci siano due tipologie di occupazione: una fisica, se così si può definire, e una psicologica, non visibile agli occhi, ma altrettanto terribile.
E poi mi fermo a ragionare su questa bella frase:
“Dovremmo tutti imparare dalla storia, per trovare la forza di dire “no” e lottare per la libertà”
Se vuoi sapere come far ripartire la tua attività in tempi di crisi manda un whatsapp al numero 379 1186047, una mia collaboratrice ti richiamerà spiegandoti la mia strategia e come lo studio della crisi e dell’insolvenza mi ha insegnato a curare le aziende.