Caro diario, sapessi che giornata!
Quante volte ogni giorno facciamo una scelta, da cosa indossare al mattino a quale consiglio dare al proprio figlio quando ha un problema.
Importanti, decisive o irrilevanti sono tutte decisioni che permettono di dare una direzione alla propria vita. A volta può essere difficile fare la scelta giusta e facilmente ci si lascia assalire da mille dubbi che la ostacolano. Spesso inoltre i conflitti interni e i giudizi che provengono dall’esterno ci impediscono di vedere chiaramente la strada da prendere.
Imparare a scegliere può essere un vero e proprio allenamento, che ogni giorno ci mette di fronte a situazioni per le quali è necessario farlo…e un metodo per scegliere a volte può essere seguire le proprie intuizioni.
Scelta (coraggiosa e ammirevole!) è stata quella di una donna forte e intraprendente che ho avuto il piacere di conoscere! Proprio oggi è venuta al mio studio per chiedermi un parere riguardo un suo desiderio lasciato nel cassetto: quello di aprire una Onlus. Il suo sogno più grande è sempre stato quello di dedicare il suo tempo unicamente all’assistenza e alla cura delle persone anziane attraverso attività di inclusione sociale per migliorarne la qualità di vita e valorizzare la loro esistenza riportando il sorriso nei loro volti.
Il progetto che mi ha presentato è mirato alla messa in opera di attività ricreative quali l’uso della musica e dell’arte come terapia per animare le proprie sensazioni e dare ampio sfogo alla propria creatività.
Un pensiero bellissimo che ho pensato di incentivare fornendole dei consigli su come fare per poter realizzare questo suo progetto. La categoria della onlus appartiene a quel ramo associativo no profit quindi senza scopo di lucro che come per tutti i casi, deve disporre di una finalità, di un atto costitutivo e di uno statuto indicando tutti i requisiti normativi necessari. Una volta eseguita la procedura di costituzione – che si completa con l’iscrizione all’anagrafe dell’Agenzia delle Entrate nella regione dove tale ente avrà la propria sede – la Onlus può usufruire di una serie di agevolazioni fiscali tra cui il beneficio di ricevere donazioni.
La avverto però che bisogna stare molto attenti a costituire un ente no profit. La parola lo dice molto chiaramente…..è senza scopo di lucro!! Se lei pensa invece di basarci il suo lavoro, questo non è un ente del terzo settore, ma un’attività imprenditoriale o professionale. Bisogna essere molto molto chiari su questo. Se dall’attività eseguita se ne ricava un reddito personale, non è possibile assolutamente parlare di ente non commerciale.
Approfondiamo il discorso…..lei in realtà si fa pagare il suo servizio. E allora bisogna aprire un’impresa!
Mi sono dimenticata di leggere la frase di oggi del mio calendario filosofico. Ecco….a riflessione della meditazione di domani mattina:
“Il viaggio più difficile di un essere umano è quello che lo conduce dentro se stesso alla scoperta di chi veramente egli è”.
(Carl Gustav Jung)
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