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Leggo tantissimo, divoro un libro ogni 2 o 3 giorni…ho acquistato una collana editoriale che parla di grandi donne nella storia. Ogni tanto, in mezzo ad altri libri, ne prendo uno sulle mani e lo leggo. La lettura è piacevole, è la storia e il pensiero di una donna. Le sento spesso vicino al mio essere.
Sto leggendo quello della vita di Rosa Parks, donna che ha trainato un movimento di protesta negli Stati Uniti contro le leggi di segregazione razziale. Sono stati per lei anni di attivismo e impegno politico. Adoro le belle frasi, questo non è un segreto per chi mi conosce. Le belle frasi sono il riassunto, molto riassunto, ma meraviglioso, di un’anima che cresce e si trasforma. Rosa Parks diceva:
“Voglio che la gente dica che sono una persona che ha sempre voluto essere libera e che non ha voluto questa libertà solo per se stessa“.
Non c’è migliore concetto di vita che io possa leggere in questo momento. Ognuno dice la sua. Stare in casa, non avere la libertà di fare quello che si vuole, riflettere……fa emergere la vera natura di ognuno di noi. E’ veramente difficile combattere con se stessi tutto il giorno. Quello di cui non si rendono conto le persone, secondo me, è che è molto più difficile stare con se stessi piuttosto che convivere in un piccolo spazio con gli altri della famiglia. Bisogna fare i conti con quello che si è e soprattutto con quello che abbiamo realizzato fino a questo momento della vita. E fare i conti con la propria anima se per caso non si è stati onesti….
Anche io questi giorni sto riorganizzando (ancora meglio) tutto lo studio, sto ripensando a tante cose (come tutti quelli che sento d’altronde) e sto ragionando su come proseguire in futuro su certi fronti.
Ieri sera è uscito un altro decreto (già annunciato sabato sera, il DPCM 22 marzo 2020) con la chiusura totale di tutte le attività produttive e commerciali, il tutto pur di contenere questo maledetto contagio. Di fatto io quasi lavoro più di prima, perché sono quasi sempre al computer per vedere quello che esce e per comunicarlo ai clienti e per parlare con chiunque voglia chiedermi consigli sul da farsi. Studio inoltre, studio tantissimo e scrivo.
Devo capire quello che sta succedendo non solo dal punto di vista sanitario (a questo ci sta pensando tutto il personale sanitario, a cui vanno fatti gli elogi), ma anche, per quello che mi riguarda, da un punto di vista economico e finanziario. La seconda crisi che dovremo andare ad affrontare infatti sarà proprio quest’ultima e sarà di fatto un “dopoguerra”.
Sto studiando i bilanci dello Stato e li sto rapportando al resto dell’Europa. Sto inoltre cercando di capire questi bilanci in relazione a quello che ci dicevano i grandi della storia, gli economisti, i filosofi, i sociologi….
I dati che emergono davanti ai miei occhi sono impressionanti e sono anche un po’ delusa da me stessa….come mai non sono mai andata a vedere i conti del mio Stato? E come è possibile che nessuno ci abbia mai allertato su tutto questo?
Ho deciso che scriverò su questo argomento, non so in quale testata, ma ci farò un articolo. Percepisco che nessuno di noi ha alla mano i conti della propria famiglia “Italia”. E’ una percezione…. Ascolto anche tante opinioni, dei più svariati esperti. E’ importante non seminare panico, è necessario restare in uno stato di quiete per restare lucidi, consigliano. Ma credo non possiamo nemmeno mettere la testa sotto la sabbia, credo sia importante sapere dove siamo e a che cosa possiamo andare incontro.
Siamo chiusi in casa, quasi come se stessimo in galera. Ci è stata tolta qualsiasi libertà, addirittura quella di andare a passeggio. Rileggo la Costituzione, che all’art. 3 parla del “pieno sviluppo della persona umana” e mi chiedo se ero in un sogno quando me l’hanno insegnata all’Università o se sto sognando in questo momento. L’art. 21 della Costituzione sancisce il diritto alla libera informazione e alla comunicazione, ma ho letto un comunicato dell’AGICOM che oscurerà (e denuncerà) tutti coloro che pubblicano notizie tendenziose. E così quasi ci viene tolta anche la libertà di pensiero.
Quello che sta al fronte è il personale sanitario, come i combattenti all’epoca della guerra. Ma noi siamo in casa e combattiamo anche noi una battaglia tutti i giorni, quella di sopravvivere alla mancanza di diritti fondamentali. Cosa cambia rispetto ad una guerra? Le bombe, le armi….ma sono state messe in campo altre armi, altrettanto letali….penso.
Finita la battaglia giornaliera.
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